Il blur è un nuovo tipo di cosmetico che si inserisce nel filone della flash cosmetology: prodotti ad alte prestazioni, che mirano a ottenere un risultato a prova di scatto professionale senza l’ausilio di fotoritocco. Il blur, dall’inglese “annebbiare” o “offuscare”, deve infatti il proprio nome a un noto effetto digitale in grado di lisciare otticamente la pelle. Nato come evoluzione del primer, in versione incolore da applicare dopo detersione e idratazione come preparazione per il make-up, si è evoluto nelle blur cream, creme colorate che giocano sullo stesso terreno di CC e BB cream. Se queste ultime riescono ad agire uniformando l’incarnato, il blur spinge l’acceleratore sulla minimizzazione dei difetti, per un risultato complessivo ancora più compatto e vellutato. La formulazione dei prodotti per il blurring contiene microparticelle in grado di riflettere la luce, diffondendola morbidamente sulla pelle, in modo da rendere meno visibili le imperfezioni, anche quando in rilievo. All’effetto di riduzione ottica dei pori e delle discromie si aggiunge anche il potere opacizzante di blurring e blur cream in grado di regolare e assorbire il sebo prodotto dalla pelle nell’arco della giornata.