La storia del sapone di Marsiglia – colpo di scena – non nasce a Marsiglia. Bensì ad Aleppo, in Siria, dove da secoli si tramanda la produzione di saponi solidi a base di oli naturali. La ricetta del sapone viene poi importata in occidente nel XII secolo dai crociati, innescando proprio a Marsiglia, e dal suo porto al mondo, una tradizione che farà grande la fama di questo concentrato di tradizioni e benessere. Il sapone di Marsiglia si presenta come un solido, generalmente di forma cubica, di colore verde oliva o avorio. L’ingrediente di base del sapone di Marsiglia è rigorosamente l’olio d’oliva che secondo la ricetta originale istituita per legge dal Re Sole in persona deve essere presente per il 72% all’interno della composizione. I grassi animali sono ed erano banditi con tanto di sentenze di esilio dalla Provenza per i trasgressori. Per trasformare l’olio d’oliva nel magico sapone solido è necessario un processo chimico chiamato di “saponificazione” che unendo ai grassi una cosiddetta “base forte” (una soluzione alcalina) è in grado di sintetizzare il glicerolo. La soluzione alcalina originale, detta liscivia, veniva ottenuta dalle ceneri della salicornia, una pianta caratteristica delle zone salmastre anche conosciuta come asparago di mare. La procedura di produzione del sapone di Marsiglia secondo tradizione viene effettuata a caldo e la miscela trasferita in stampi che ne conferiscono il tipico aspetto. Universalmente riconosciuto come detergente delicato e ipoallergenico (grazie alla massiccia presenza di olio di oliva) è considerato adatto a tutti i tipi di pelle: per quelle più reattive deterge senza seccare e per quelle miste o grasse si rivela un prezioso alleato contro il sebo in eccesso. Il sapone di Marsiglia è anche particolarmente indicato per chi ha problemi di sudorazione. Si sa che il primo modo per combattere i cattivi odori è una buona igiene delle zone più sensibili al tema, come le ascelle. Proprio queste aree sono spesso trattate con detergenti aggressivi o alcolici nell’illusione di migliorare la situazione, producendo invece l’effetto opposto: la pelle, disidratata viene invitata a traspirare di più causando un aumento della sudorazione. Il sapone di Marsiglia unendo delicatezza, ricchezza molecolare dell’olio di oliva e una spiccata azione anti-batterica si rivela una scelta adeguata ad affrontare il problema.

Il sapone di Marsiglia è anche il migliore amico dei pennelli da trucco, capace di igienizzare, profumare e nutrire le setole dei nostri applicatori. L’igiene dei pennelli è una pratica da non trascurare o dimenticare per evitare spiacevoli conseguenze sia per la pelle che per i nostri prodotti preferiti. Il panetto delle meraviglie ha anche una particolare efficacia sui capelli grassi, le sue qualità sgrassanti lo rendono adatto alle chiome che soffrono di iper-produzione di sebo. Attenti però a non esagerare con la frequenza per evitare di incorrere nell’effetto rebound. L’ultimo uso, certamente il più noto in fatto di beauty maschile è quello della rasatura della barba, i nostri nonni armati di pennello erano dei veri professionisti del sapone di Marsiglia, usato per produrre la schiuma necessaria a far scorrere il pennello sul viso. Anche oggi il suo utilizzo è particolarmente indicato per coloro che desiderano un prodotto delicato.