Nell’articolo sono riportati gli studi per realizzare emulsioni in modo scientifico, utilizzando scale di parametri innovativi.

L’Autore è partito dalla sua necessità di riformulare una emulsione cambiando la fase olio, ciò ha richiesto una modifica dei tensioattivi utilizzati. Il termine tensioattivo e non emulsionante è volutamente presente nell’articolo per il suo significato tecnico. Nello studio sulla modifica del tensioattivo si è cercato di attuare un approccio metodologico basato su una serie di dati scientifici.
Esaminando la letteratura, l’Autore ha infatti riscontrato che i dati CMC (critical micelle concentration) e HLB  (hydrophilic-lipophilic balance) sono irrilevanti ai fini della realizzazione di una modifica nella formulazione. Il primo per le concentrazioni più elevate usualmente presenti nei cosmetici, il secondo non essendo sempre un dato significativo, ad eccezione che per i tensioattivi etossilati e a temperatura ambiente. L’Autore si è quindi concentrato su due nuovi concetti: HLD (hydrophilic- lipophilic difference) e la sua recente estensione  HLD-NAC, dove NAC  si riferisce al “net average curvature” e comprende una serie di parametri di identificazione dei tensioattivi, tra cui alcuni parametri chiave interessanti per la formulistica quali: miscela dei tensioattivi, oli, salinità e temperatura.
L’autore si è quindi confrontato con i “padri” dei due sistemi: Jean-Louis Salager per HLD e Edgar Acosta, per NAC. Quest’ultimo ha messo a disposizione via Internet,  un software free per aiutare nella realizzazione di emulsioni.

PIT Versus PIF for the Rational Formulation of Emulsions
Abbott S.
Steven Abbott TCNF Ltd. and University of Leeds
Cosmetics & Toil. 2012 127/8: 564-572
http://www.cosmeticsandtoiletries.com/formulating/ingredient/aids/166289176.html
Keywords: formulazione cosmetica,  idrofilia lipofilia,  PIT,  emulsioni, PIF.