C’è grande evidenza che i prodotti di protezione solare per uso topico, studiati per proteggere dalle radiazioni ultraviolette (UVR) che inducono eritema, riducono la quantità di raggi UVR durante l’esposizione al sole ma la loro efficacia nel ridurre le radiazioni che danneggiano il DNA non è mai stata quantizzata in vivo. Il gruppo di ricerca ha selezionato sistematicamente la letteratura pubblicata (anni 1990-2015) per determinare se i filtri solari prevengono i danni al DNA su cute umana per applicazione prima della foto esposizione. Sono stati inclusi studi sperimentali che misurano il danno al DNA indotto da UVR su cute umana in vivo, con e senza filtri, escludendo studi in vitro su linee cellulari e studi su animali. La ricerca è stata identificata attraverso banche dati e implementata con articoli ritrovati in bibliografia. Gli studi selezionati sono dieci. E’ interessante notare che, malgrado l’eterogeneicità degli approcci sperimentali (inclusi SPF, fototipi, tempi e dosi di esposizione, tipologie di biopsia cutanea e markers di danni al DNA), tutti gli studi hanno riportato una marcata riduzione dei danni al DNA sulla cute protetta da filtri solari, confermando quindi che i prodotti cosmetici di protezione solare esercitano un elevato indice di efficacia nella prevenzione dei danni al DNA cutaneo.

Prevention of DNA Damage in Human Skin by Topical Sunscreens
Olsen C. M., Wilson L. F., Green A.C., Biswas N., Loyalka J., Whiteman D.C.
Pop. Health Dep. QIMR Berghofer Med. Research Institute; School of Public Health, the Univ. of Queensland; Herston, Qld, Australia; Cancer Research UK Manchester Inst. and Inst. of Inflammation and Repair, University of Manchester, Manchester, UK
Photodermatology, Photoimmunology & Photomedicine, 33(3) May 2017 pp 135–142.  
doi: 10.1111/phpp.12298
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/phpp.12298/full
Keywords: danni al DNA , melanoma, filtri solari, ultravioletto