In Italia, circa 10 milioni di persone soffrono di allergie di vario tipo. Le più comuni sono quelle ai pollini, agli acari e ai peli degli animali. Esistono, poi, una serie di allergie meno diffuse, scatenate dal contatto con alcuni elementi, come quelle al veleno degli insetti, a determinati alimenti, a molti farmaci e sostanze chimiche. Anche gli ingredienti contenuti nei prodotti cosmetici possono provocare reazioni allergiche e irritative nelle persone predisposte. Si tratta, comunque, di situazioni meno frequenti e facili da gestire.

I cosmetici raramente scatenano reazioni allergiche

Potenzialmente qualsiasi sostanza, di origine naturale o chimica,  può provocare fenomeni allergici nelle persone predisposte. I cosmetici non sono più rischiosi di altri prodotti da questo punto di vista, al contrario. Infatti, solo raramente danno origine ad allergie vere e proprie. Gli effetti indesiderati causati dai prodotti cosmetici si possono riassumere in fenomeni, irritativi e allergici, meglio definiti come dermatiti irritative e allergiche da contatto. In percentuale minore la luce solare, interagendo con il cosmetico, può causare fenomeni foto-tossici e foto-allergici.

Delle reazioni avverse causate dai cosmetici si stima che circa il 90% siano riconducibili a dermatiti irritative di modesta entità, perlopiù fugaci e che si risolvono spontaneamente. Solamente il 10% è dunque dovuto a reazioni di natura allergica.

Come scegliere

Chi è allergico e ha individuato (grazie ai test condotti dal medico) le sostanze causa della sua dermatite può oggi evitare di entrare in contatto con esse. Infatti il Regolamento europeo 1223/2009 prevede che l’etichetta di ciascun prodotto cosmetico riporti la lista di tutti gli ingredienti contenuti. In questo modo, un consumatore allergico o sensibile a una data sostanza ha la possibilità individuarla nel prodotto, prima del suo acquisto.

  • L’unica eccezione riguarda i composti odoranti, gli aromatizzanti e le loro materie prime: per legge non devono essere indicati in etichetta uno a uno, ma semplicemente con i termini generici “profumo”, “parfum” o “aroma”. Questo perché ogni profumazione è costituita da molteplici sostanze di sintesi o di derivazione naturale: per la creazione di un profumo, in genere, sono impiegate in media da 30 a 50 fragranze diverse. Sarebbe, dunque, impossibile elencarle tutte.
  • Per questa ragione, la Direttiva Cosmetici 2003/15/CE ha introdotto 5 anni fa importanti aggiornamenti che obbligano tutti i cosmetici a riportare in etichetta 26 sostanze con maggiori potenzialità allergizzanti.
  • Queste sostanze sono presenti soprattutto nelle fragranze ed in altri derivati vegetali che possono essere impiegati in alcuni prodotti cosmetici e sono stati individuati dal Comitato Scientifico per la Sicurezza del Consumatore dell’Unione Europea (SCCS).
  • La norma ha stabilito che se un prodotto cosmetico contiene uno o più di questi 26 ingredienti in quantità superiori alle soglie limite, identificate dal Comitato Scientifico stesso, è necessario che l’etichetta riporti la sua indicazione fra l’elenco degli ingredienti. In questo caso, dunque, oltre alla denominazione generica “profumo”, “parfum” o “aroma”,  troveremo anche il nome o i nomi di questi ingredienti.
  • Questa regola permette ai consumatori allergici o intolleranti a tali sostanze di poterle riconoscere nel momento dell’acquisto e compiere quindi scelte consapevoli.

Gli ingredienti a cui fare attenzione

Su tutte le confezioni dei prodotti cosmetici sono oggi indicati in etichetta, all’interno dell’elenco degli ingredienti,  i nomi di 26 sostanze, sintetiche o naturali, che possono potenzialmente indurre reazioni allergiche in maggiore percentuale rispetto ad altre. L’obbligo è previsto quando la concentrazione di queste sostanze nel prodotto cosmetico eccede i limiti di soglia segnalati dal Comitato Scientifico dell’UE e previsti dalla legge europea.

Questo non significa che questi componenti siano pericolosi: come tutte le sostanze utilizzate nei cosmetici sono considerate sicure perché sottoposte a controlli rigorosi. Semplicemente, possono provocare reazioni nelle persone predisposte, che manifestano fenomeni allergici e irritativi verso ingredienti in genere innocui. La maggior parte dei consumatori, infatti, tollera perfettamente queste 26 sostanze, al pari di tutte le altre.

Le 26 sostanze sono utilizzate prevalentemente nelle fragranze (es. oli essenziali) ed in altri derivati di origine vegetale (es. estratti, acque aromatiche, ecc.). Va anche ricordato che queste sostanze non si trovano solo nei cosmetici. Ecco la lista completa con le denominazioni che si ritrovano in etichetta:

Alpha-isomethyl ionone
Amyl cinnamal
Amylcinnamyl alcohol
Anise alcohol
Benzyl alcohol
Benzyl benzoate
Benzyl cinnamate
Benzyl salicylate
Butylphenyl methylpropional
Cinnamal
Cinnamyl alcohol
Citral
Citronellol
Coumarin
Eugenol
Evernia furfuracea
Evernia prunastri
Farnesol
Geraniol
Hexyl cinnamal
Hydroxyisohexyl 3-cyclohexene carboxaldehyde
Hydroxycitronellal
Isoeugenol
Limonene
Linaool
Methyl 2-octynoate