Contiene un riferimento all’inglese “cappotto”, anche se la traduzione migliore è certamente quella di “strato di finitura”. E proprio a questo si riferisce il termine top-coat, o topcoat, nell’ambito degli smalti e della nail art. Si tratta di un prodotto da applicare come ultimo passaggio per fissare o dare un finish particolare alla manicure. Generalmente trasparente, può rendere un effetto lucido, opaco, iridescente, crackle e aiuta a mantenere gli strati sottostanti in buona salute il più a lungo possibile. Consigliato, ma non indispensabile nella stesura normale dello smalto, è invece un musthave nel mondo degli smalti semi-permanenti o nelle ricostruzioni in gel che fanno della resistenza e dell’aspetto “gloss” un marchio di fabbrica. Il vantaggio di un buon topcoat è nel test resistenza a tempo e intemperie e nella qualità del finish. A differenza di quanto si possa pensare, si ottiene una migliore resistenza complessiva della manicure sovrapponendo strati più sottili di prodotto, magari in due passate, piuttosto che uno strato molto spesso: in questo modo l’asciugatura sarà uniforme e ben fatta senza lasciare punti di debolezza o fragilità.