I filler sono cosmetici? E i tatuaggi? Mentre le creme anticellulite?
Per trovare una risposta a queste domande, è sufficiente avere ben presente la definizione di cosmetico.
Il cosmetico, infatti, per essere considerato tale, deve soddisfare contempora-neamente tre criteri:

  1. essere una preparazione o una sostanza;
  2. essere applicato sulle superfici esterne del corpo, sui denti o sulle mucose della bocca e degli organi genitali esterni;
  3. avere lo scopo, esclusivo o prevalente, di pulire, profumare, modificare l’aspetto, correggere gli odori, mantenere in buono stato la zona su cui è applicato.

Se anche solo uno di questi tre aspetti non è rispettato, non si può parlare di cosmetici. Ecco qualche esempio chiarificatore.

Salviettina umidificata

La salviettina umidificata (come quelle per struccarsi o quelle per lavarsi le mani) è un oggetto e non una sostanza. Tuttavia, il detergente di cui è imbevuta è un cosmetico che serve a pulire e profumare la zona su cui è applicato. Ecco perché sulle etichette di questi prodotti troviamo sempre le informazioni previste dalla legge per tutti i prodotti cosmetici.

Tatuaggi

I tatuaggi non sono cosmetici perché non sono applicati sulla superficie esterna del corpo (la pelle), ma vengono iniettati sotto la pelle. Tuttavia i tatuaggi temporanei superficiali, per esempio quelli per i bambini, sono decorazioni transitorie applicate sulla pelle e sono, pertanto, da considerarsi cosmetici. Devono seguire nella loro composizione le norme previste dalla legge cosmetici, quindi utilizzare solo coloranti ammessi.

Creme anticellulite

Le creme cosmetiche anticellulite sono destinate a trattare gli inestetismi cutanei legati alla cellulite, mantenendo in buono stato la pelle. Possono contribuire al “rimodellamento” di alcune parti del corpo. Non curano, però, la cellulite di per sé. La cellulite, infatti, è considerata una malattia, quindi, i prodotti che aiutano a curarla o prevenirla sono necessariamente farmaci o dispositivi medici.

Prodotti igienizzanti

I disinfettanti sono presidi medico chirurgici; mentre gli igienizzanti possono essere cosmetici. A fare la differenza è, ancora una volta, la destinazione d’uso. Sono cosmetici quei prodotti che hanno come scopo principale proteggere e mantenere in buono stato la pelle e come funzione secondaria un effetto antibatterico. Sono biocidi o presidi medici chirurgici quei disinfettanti che hanno come scopo principale l’azione battericida.

Filler

I filler sono delle sostanze, usate dai medici, che vengono inserite sottocute e che vanno a riempire depressioni, rughe e avvallamenti del tessuto, rendendo la pelle liscia sia al tatto sia alla vista. Non possono essere considerati cosmetici perché non sono applicati sulla superficie, ma vengono iniettati sotto la pelle.

Lavande vaginali e prodotti per il lavaggio del naso

Tutte queste preparazioni non rientrano nella categoria dei cosmetici perché hanno sedi di applicazione diverse da quelle consentite per i cosmetici.

Cosmeceutici

Può capitare di leggere o sentire parlare di cosmeceutici, definiti come un ibrido fra farmaci e cosmetici. In realtà, da un punto di vista legislativo, la categoria dei cosmeceutici non esiste: esiste il cosmetico ed esiste il farmaco. Il termine cosmeceutico (oppure dermocosmetico) viene impiegato per ragioni di marketing e di comunicazione, per indicare un prodotto cosmetico che, secondo l’azienda produttrice, possiede una spiccata funzionalità cosmetica nel mantenere in buono stato la cute.