Cos’è la parafenilendiammina? È un ingrediente sicuro?

La PPD è un colorante per capelli, usato nelle colorazioni permanenti (anche dette ad ossidazione) per la sua particolare efficacia di colorazione in tutte le sfumature di colore, in particolare di quelle più scure. E’ particolarmente efficace nel coprire i capelli grigi. La sua presenza nel prodotto è indicata sulla confezione, oltre che nella lista degli ingredienti, anche con l’avvertenza “Contiene fenilendiammine” oppure “Contiene diamminobenzeni”. La parafenilediammnina è un ingrediente sicuro, il cui uso è ammesso solo nelle colorazioni per capelli (fino ad una concentrazione massima del 2%) dalla severa normativa europea ed italiana.  La grande maggioranza della popolazione europea (più del 98%) non soffre di alcuna forma allergica alla PPD. Tra le persone che hanno una sensibilità alla PPD (meno del 1,5%), solo una piccola parte (intorno allo 0,1% della popolazione) manifesta una forma di allergia dopo l’uso delle colorazioni per capelli. Il miglior consiglio è sempre quello di effettuare il test di sensibilità 48 ore prima dell’applicazione della colorazione, per prevenire le reazioni allergiche.

Le donne in gravidanza possono tingersi i capelli?

Usare i coloranti per capelli quando si è, o si potrebbe essere, in gravidanza è del tutto sicuro. Ovviamente, come sempre, bisogna rispettare le istruzioni d’uso fornite dal produttore. Nonostante non esistano rischi concreti, alcune donne rimangono dubbiose: in questi casi, probabilmente, la cosa migliore è evitare di colorarsi i capelli, non perché si tratti di una procedura rischiosa, ma solo per non accumulare ansie e preoccupazioni inutili.

I coloranti naturali per capelli sono più sicuri?

Tutti i coloranti per capelli sono sicuri. Infatti, prima della loro immissione in commercio, sono sottoposti a una serie di valutazioni per opera di un esperto qualificato, che garantiscono sulla loro sicurezza. Questa valutazione viene effettuata indipendentemente dall’origine naturale o chimica degli ingredienti. Non esistono, quindi, “cosmetici più sicuri di altri” per una presunta composizione “naturale”. Il colorante di origine vegetale più noto, lo usavano gli Egizi e i Babilonesi, è l’henné. Si tratta di una polvere ricavata dalle foglie di henna, un arbusto subtropicale diffuso in Africa e Asia, che in autunno sono pigmentate di rosso-arancio, mentre in primavera sono incolori, ma ricche di acido tannico dalle proprietà curative, perciò si usano quelle autunnali per colorazioni e riflessi e le altre per impacchi ristrutturanti. L’henné non dovrebbe causare irritazione, ma in rari casi può provocare una reazione allergica.

Quali colorazioni per capelli possono utilizzare le persone allergiche?

Tutti i coloranti per capelli riportano in etichetta la lista degli ingredienti contenuti. Le persone che possiedono una riconosciuta allergia a una sostanza, dunque, possono – e devono – controllare la presenza o meno di tale sostanza nel prodotto, prima di utilizzarlo. Se per la colorazione della chioma ci si rivolge a un acconciatore, è importante informarlo preventivamente della sostanza alla quale si è allergici. In ogni caso, i produttori raccomandano sempre di svolgere il test di sensibilità cutanea (con le modalità indicate sui foglietti illustrativi) 48 ore prima dell’applicazione del prodotto sui capelli, anche se si tratta di un prodotto già usato in passato.

La tintura e la permanente fanno cadere i capelli?

No, se correttamente effettuate queste pratiche cosmetiche non agiscono sull’attività del follicolo e quindi non causano un aumento nella caduta del capello. Se però la tintura non  è risciacquata correttamente e oltre al capello rimane colorato anche il cuoio capelluto, il colorante penetra attraverso la cute e questo, a lungo andare, altera il chimismo a livello del follicolo, provocando la caduta precoce dei capelli oltre a predisporre pericolosamente il soggetto ad allergie nei confronti delle tinture e dei prodotti permanenti in genere.

Nella stiratura permanente si impiegano cosmetici di supporto?

In abbinamento ai prodotti per la stiratura permanente esistono prodotti di supporto, in particolare: lozioni protettive per le punte destrutturate da usare prima del trattamento e shampoo specifici e maschere capillari condizionanti da usare dopo il trattamento, per garantire al capello un apporto continuo di nutrienti che lo conservino in buone condizioni.

I consumatori come possono tutelarsi dal rischio di utilizzare prodotti dove è presente come ingrediente la formaldeide (quindi non conformi agli obblighi di legge)?

Rivolgendosi ad acconciatori di fiducia. Il responsabile della sicurezza di un cosmetico è il produttore che, oltre a rispettare gli obblighi e le limitazioni imposti dalla normativa, ne effettua una valutazione di sicurezza per l’uso da parte dell’utilizzatore finale, quando impiegato in condizioni normali e ragionevolmente prevedibili. L’acconciatore, da parte sua, verifica con il supporto del fornitore che il prodotto rispetti le disposizioni legislative. Quindi, oltre alle responsabilità del produttore, è nell’interesse dell’acconciatore utilizzare prodotti conformi alla legge, in modo da tutelare la propria salute e quella dei clienti. I consumatori devono potersi fidare del proprio acconciatore ed eventualmente chiedergli informazioni e caratteristiche dei prodotti che utilizza.

Quali sono gli ingredienti dannosi contenuti negli stiranti per capelli?

Dato che tutti i prodotti cosmetici (anche quelli utilizzati dagli acconciatori) devono riportare in etichetta non solo la lista degli ingredienti, ma anche tutte le precauzioni d’uso, non bisogna avere timore di chiedere al proprio parrucchiere di poter visionare la confezione del prodotto soprattutto se si è consapevoli di avere specifiche allergie o altre particolari problematiche. I nomi degli ingredienti riportati in etichetta sono espressi secondo la nomenclatura Inci-International Nomenclature of Cosmetic Ingredients, che utilizza terminologie in inglese o in latino. La normativa europea dei prodotti cosmetici (1223/2009) riporta – negli Allegati – elenchi di sostanze il cui uso nei prodotti cosmetici è assolutamente vietato, regolamentato oppure soggetto a restrizioni: tutte le aziende cosmetiche, se vogliono commercializzare i loro prodotti in Europa, sono obbligate ad attenersi scrupolosamente a tali restrizioni e prescrizioni che contribuiscono a garantire ai consumatori prodotti sicuri per la loro salute.

In passato alcuni stiranti per capelli sono stati sequestrati per l’alto contenuto di formaldeide e in questi casi si è parlato di RAPEX per la comunicazione tra gli Stati dell’Unione europea. Di cosa si tratta?

Le autorità competenti degli Stati Membri svolgono un’attività di vigilanza sui prodotti di consumo quotidianamente utilizzati nel mercato europeo, controllando in questo modo anche i prodotti cosmetici. Quando in uno Stato Membro viene individuato e ritirato dal mercato un prodotto pericoloso, l’azione è comunicata agli altri Stati attraverso il sistema di allerta rapida o RAPEX, a disposizione in internet. Il consumatore può richiedere al proprio parrucchiere il nome del prodotto stirante che utilizza e verificare che non sia stato ritirato dal mercato.

Quali sono i danni della formaldeide per la salute?

La formaldeide è presente in molti prodotti di uso quotidiano. Si tratta di un composto organico molto volatile della famiglia delle aldeidi che può provocare dei danni alla salute.
Va ricordato che la formaldeide è considerata cancerogena quando inalata in ambienti dove vi è un’alta concentrazione di questa sostanza in forma volatile.

Gli shampoo coloranti come funzionano?

Si tratta di prodotti che colorano temporaneamente i capelli. Infatti, contengono molecole coloranti che si legano, mediante interazioni deboli, direttamente al capello, per cui tendono a essere eliminate facilmente con lo shampoo. Si tratta di prodotti che hanno una capacità limitata di mascherare i capelli bianchi, adatti a chi vuole ravvivare il colore dei propri capelli conferendo nuove riflessature o rafforzando quelle esistenti.