In alcune occasioni le tinture per capelli sono state accusate di essere poco sicure per la salute dei consumatori.
In realtà, i coloranti per capelli sono fra i prodotti più studiati degli ultimi anni e la loro sicurezza è stata dimostrata da numerose ricerche scientifiche.
Inoltre, così come per ogni altro prodotto cosmetico, la normativa europea prevede che i coloranti per capelli debbano essere sicuri quando usati correttamente.
Proprio per rispettare quanto previsto dalla legge, i produttori, prima di immettere i coloranti sul mercato, li fanno controllare da un esperto qualificato, che compie un’attenta e accurata valutazione della loro sicurezza. Inoltre, andando ben oltre a quanto previsto obbligatoriamente dalla legge, i produttori forniscono in etichetta importanti avvertenze e istruzioni d’uso, così da favorire un impiego sicuro del prodotto.
In aggiunta a questo, l’industria dei coloranti per capelli europea e italiana sta anche lavorando con la Commissione europea, in particolare con il suo Comitato Scientifico sulla Sicurezza del Consumatore (SCCS), raccogliendo e fornendo tutti i dati sulla sicurezza delle sostanze coloranti per capelli. Questa collaborazione nasce come contributo volontario delle imprese cosmetiche alla strategia della Commissione europea, annunciata nel 2003, per la valutazione della sicurezza delle sostanze impiegate nei coloranti per capelli.

A che punto siamo con la valutazione delle sostanze impiegate nei coloranti per capelli?

  • 176 sostanze coloranti per capelli sono state vietate dalla Commissione europea. Tuttavia, nessuna di queste sostanze è, e veniva, impiegata nei coloranti per capelli.
  • Alcune sostanze sono ancora in fase di valutazione da parte del Comitato Scientifico sulla Sicurezza del Consumatore, mentre 56 sostanze hanno già ottenuto l’approvazione e sono entrate a far parte delle sostanze ammesse dalla legge.
  • Gli ingredienti delle colorazioni attualmente in uso possono essere considerati sicuri: anche se per molti non è ancora stato terminato l’iter di valutazione, tutti sono stati sottoposti ad almeno due valutazioni dal Comitato Scientifico e, a oggi, non è stato dimostrato alcun rischio per la salute connesso al loro utilizzo.

Per maggiori approfondimenti, guarda la videointervista a Viviana Ciampitti, Responsabile R&D Framesi e docente presso la facoltà di Farmacia dell’Università degli Studi di Milano.