Gli ingredienti del prodotto cosmetico finito sono riportati in etichetta secondo un linguaggio internazionale, detto INCI (International Nomenclature for Cosmetic Ingredients), unico per tutti gli stati membri dell’UE ed impiegato in altri paesi, ad esempio USA, Russia, Brasile, Canada, Sudafrica, ecc.. Questa nomenclatura contiene alcuni termini in latino (riferiti ai nomi botanici ed a quelli di ingredienti presenti nella farmacopea), mentre la maggioranza è in inglese e nel caso dei coloranti si utilizzano le numerazioni secondo il Colour Index (es. CI 45430). L’adozione del codice INCI è stata resa introdotta dall’1 gennaio 1997 dalla Commissione Europea, nell’ottica di fornire un’ulteriore tutela al consumatore. Lo scopo del codice INCI è infatti prioritariamente quello di permettere alle persone allergiche di identificare facilmente la presenza della sostanza alla quale sono allergici all’interno del prodotto prima del suo impiego, in qualunque parte d’Europa, e spesso del mondo, si trovino.
Sì, tutti i cosmetici riportano la lista degli ingredienti. Per legge, l’etichetta deve riportare la lista degli ingredienti, preceduta dalla parola “ingredienti” o “ingredients”, elencati secondo l’ordine decrescente di peso al momento dell’incorporazione. Questa regola vale per le sostanze che raggiungono concentrazioni superiori all’1% mentre quelle presenti in percentuale inferiore all’1% possono essere indicate in ordine sparso.

Per avere informazioni affidabili e verificate sugli ingredienti cosmetici, è disponibile, anche in lingua italiana, il database europeo COSMILE Europe. Si tratta di uno strumento prezioso per il consumatore, che permette di ricercare tra circa 30.000 voci per scoprire proprietà, funzionalità, origine degli ingredienti contenuti nei cosmetici utilizzati quotidianamente.
Per esplorare il database: https://cosmileeurope.eu/it/home/