No, per legge i cosmetici sono sostanze o preparazioni. Quindi gli oggetti, come unghie finte, parrucche, piercing, non possono essere considerati cosmetici.
No, non possono essere considerati cosmetici perché non sono applicati sulla superficie, ma vengono iniettati sotto la pelle. Sono delle sostanze, usate dai medici, che vengono inserite sottocute e che vanno a riempire depressioni, rughe e avvallamenti del tessuto, rendendo la pelle liscia sia al tatto sia alla vista.
I tatuaggi non sono cosmetici perché non sono applicati sulla superficie esterna del corpo, ma vengono iniettati sotto la pelle. Tuttavia, i tatuaggi temporanei superficiali sono decorazioni transitorie applicate sulla pelle e sono, pertanto, da considerarsi cosmetici. Devono seguire nella loro composizione le norme previste dalla legge sui cosmetici, quindi utilizzare solo coloranti ammessi.
Da un punto di vista legislativo la categoria dei cosmeceutici non esiste: esiste il cosmetico ed esiste il farmaco. Il termine cosmeceutico (oppure dermocosmetico) viene impiegato per ragioni di marketing e di comunicazione: indica un prodotto cosmetico che, secondo l’azienda produttrice, possiede una spiccata funzionalità cosmetica nel mantenere in buono stato la cute.
La maggior parte degli antitraspiranti contiene derivati dei sali di alluminio. Queste sostanze sono in grado di creare un sottile strato di gel che copre le ghiandole sudoripare (che producono il sudore). Questo rivestimento riduce la quantità di sudore rilasciato sulla superficie della pelle per un certo numero di ore dopo l’applicazione del prodotto. I deodoranti, invece, contengono ingredienti come alcol e antimicrobici, che agiscono contro i batteri responsabili della formazione dei cattivi odori, e fragranze per mascherare i cattivi odori. Possono essere utilizzati sotto le ascelle o su tutto il corpo (come bodyspray) per controllare e coprire l’odore corporeo.
L’obiettivo principale di uno shampoo è rimuovere lo sporco dai capelli e migliorarne lo stato. Questi scopi sono raggiunti principalmente grazie alla presenza di due ingredienti: i tensioattivi e gli agenti condizionanti. Questi ultimi sono sostanze che lasciano i capelli morbidi e facili da pettinare e prevengono l’effetto statico (i cosiddetti “capelli elettrici”). I tensioattivi, invece, sono sostanze progettate per pulire i capelli e la cute, asportando lo sporco e l’eccesso di sebo, senza impoverirli del naturale film idrolipidico che li protegge in modo naturale. Generalmente, ogni prodotto contiene più tensioattivi: alcuni sono progettati per migliorare la pulizia, altri per aumentare la schiuma, altri ancora per favorire il risciacquo e così via. Tutti hanno la caratteristica di non essere aggressivi e irritanti per gli occhi. Oltre a questi, secondo la specificità del prodotto, possono essere presenti anche: conservanti (per stabilizzare il prodotto dal punto di vista microbiologico); profumo e/o coloranti (per rendere gradevole il prodotto dal punto di vista olfattivo e visivo); principi attivi / emollienti.
Un balsamo per capelli è un’emulsione e, come tale, è costituita da una frazione lipofila (“amica” dei grassi) all’interno di una frazione acquosa. La fase lipofila apporta al capello sostanze grasse lucidanti e nutrienti, la fase idrofila apporta sostanze idratanti e condizionanti. Queste due fasi agiscono sinergicamente, rinvigorendo il capello e migliorandone la struttura.
I bagnoschiuma sono composti da un insieme di ingredienti che hanno tre funzioni principali: detergere (grazie a miscele di tensioattivi delicati – vedi link a), profumare e lasciare sulla pelle agenti emollienti e idratanti, che favoriscono un corretto equilibrio idrolipidico della cute stessa. Gli altri ingredienti servono a completare la formulazione, così da renderla realmente e facilmente fruibile durante l’uso (per esempio ingredienti che lavorano sulla densità e viscosità del prodotto). Infine, i bagnoschiuma possono contenere i coloranti, che rendono più gradevole il prodotto da un punto di vista visivo, e i conservanti che rendono il prodotto sicuro, evitando qualsiasi contaminazione batterica.
La funzione di questi prodotti è proteggere la pelle dalle radiazioni solari, evitando rischi di arrossamenti ed eritemi e prevenendo, così, a lungo termine, il foto invecchiamento e il rischio di cancro della pelle. Per approfondimenti vedi scheda solari (link a…).
I dentifrici contengano blandi abrasivi che asportano fisicamente la placca dentale e i residui di cibo, senza danneggiare lo smalto dei denti. La maggior parte dei dentifrici contiene anche il fluoro che aumenta la resistenza del dente agli attacchi demineralizzanti, che comportano la perdita di minerali dallo smalto, prevenendo così la carie. Inoltre, nel dente già formato, favorisce la rimineralizzazione delle lesioni di piccole dimensioni sul dente, rafforzando lo smalto e rendendolo più resistente all’attacco degli acidi responsabili della formazione della carie. Contengono anche sostanze umettanti, come il Sorbitolo o la Glicerina, che impediscono all’acqua presente nella pasta di evaporare, quando il tubetto non viene richiuso. In alcuni dentifrici possono anche essere presenti sostanze antimicrobiche che impediscono la formazione di batteri nel prodotto preservandolo, eliminano i batteri non raggiunti dallo spazzolino e rallentano la formazione della placca.