La pelle forma una barriera verso l’ambiente. Il mantenimento di questa barriera nel corso degli anni richiede una serie organizzata di risposte verso lo stress, il continuo rinnovamento epidermico e l’omeostasi delle cellule con una vita più prolungata.
Recenti esperimenti suggeriscono come l’autofagia sia coinvolta nell’omeostasi cutanea e come l’invecchiamento sia associato e parzialmente causato proprio da difetti nell’autofagia stessa. Nell’epitelio cutaneo esterno l’autofagia è attiva durante la corneificazione dei cheratinociti e aumenta la resistenza allo stress ambientale. Una soppressione sperimentale dell’autofagia in assenza di stress è bilanciata da un rapido rinnovamento epidermico, mentre cellule di lunga durata, quali i melanociti, le cellule di Merkel e quelle delle ghiandole sudoripare dipendono dall’autofagia per il loro equilibrio e funzionamento durante l’invecchiamento.
Altri importanti ruoli sono quelli esercitati dall’autofagia nel derma, dove l’invecchiamento delle cellule mesenchimali e le alterazioni nella matrice extracellulare sono precisi segnali di invecchiamento. Da questi studi si può capire il ruolo e l’importanza di approfondire il concetto dell’autofagia nei trattamenti cutanei e particolarmente nella prevenzione di tutte le forme di invecchiamento della pelle e degli annessi cutanei.

Autophagic Control of Skin Aging
Eckhart L, Tschachler E, Gruber F.
Research Division of Biology and Pathobiology of the Skin, Dep. of Dermatology, Medical University of Vienna. Christian Doppler Laboratory for Biotechnology of Skin Aging, Vienna, Austria
Front Cell Dev Biol. 2019 Jul 30, 7:143
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31417903
Keywords: invecchiamento, autofagia, epidermide, capelli, cheratinociti, melanociti, pelle, ghiandole sebacee, cosmetici