La sicurezza dei cosmetici è garantita dalle severe norme del Regolamento europeo; ciò vale anche per i cosiddetti “interferenti endocrini” recentemente finiti sotto accusa durante la trasmissione Petrolio.

Gli interferenti endocrini sono sostanze che, per le loro caratteristiche intrinseche possono “replicare” l’azione degli ormoni o, in condizioni sperimentali e non di vita reale, mostrano la potenzialità di interagire con il sistema endocrino. Anche in natura esistono numerose sostanze (ad esempio i fitoestrogeni) con queste caratteristiche: negli alimenti quali la frutta e la verdura, che vengono ingeriti e quindi facilmente assimilati (tra questi basti ricordare la soia e i cavoli), è possibile trovarne una quantità decisamente superiore rispetto a quella contenuta nei cosmetici.

Tuttavia se una sostanza ha il potenziale di mimare l’attività di un ormone, non significa che interferirà con il sistema endocrino o addirittura lo distruggerà: tutto dipende dalla quantità di sostanza presente nel prodotto e dalla sua potenza relativa[1].

Un esempio riguarda il filtro UV chiamato benzofenone. È stato calcolato che questa sostanza ha una capacità di esprimere effetti estrogeni 1,5 milioni di volte inferiore agli ormoni usati nelle pillole contraccettive. Quindi la sua potenza relativa è così bassa che anche applicando enormi quantità di cosmetico contenente benzofenone (per assurdo il contenuto di migliaia di confezioni di prodotto solare ogni giorno) non ci sarebbero conseguenze negative sul nostro sistema endocrino.

L’assoluta sicurezza dei prodotti cosmetici è stata recentemente ribadita dalla dott.ssa Rosa Draisci, Direttore del Centro nazionale sostanze chimiche dell’Istituto Superiore di Sanità, in occasione della trasmissione Porta a Porta andata in onda lo scorso 26 maggio. L’esperta ha affermato: «Dietro a un prodotto cosmetico c’è un’attività di ricerca e di valutazione delle sostanze che possono essere utilizzate. Nei cosmetici non possono essere utilizzate le sostanze pericolose». Ha inoltre aggiunto: «Quando si dice che i prodotti cosmetici sono sicuri è perché la normativa ha chiaramente indicato quali sono le sostanze che possono essere utilizzate e quali sono le sostanze vietate».  

 

[1] La potenza relativa è la modalità impiegata per comparare la “forza” di due sostanze diverse nel produrre un effetto. Essa mostra che se vengono ingerite uguali quantità delle due sostanze che hanno potenza differente si otterranno effetti diversi.