La pelle secca è una delle più diffuse preoccupazioni dei consumatori di tutto il mondo a cui la cosmetologia non ha ancora potuto dare risposte soddisfacenti. Non sono infatti completamente noti i problemi cutanei e i meccanismi biochimici alla base delle differenze etniche per proporre cosmetici funzionali  idratanti e di prevenzione del danno fotoindotto sulle diversi tipologie etniche. Attualmente si verificano gli effetti cosmetici su singoli punti cutanei, spesso in aree diverse dal viso (quali l’avambraccio non fotodanneggiato).
Alcuni gruppi di ricerca hanno sviluppato mappe facciali discontinue delle proprietà biofisiche della pelle. Nel 2014 è stata sviluppata un’analisi facciale strumentale continua utilizzando un approccio basato sulla mappa di calore. Queste mappe hanno consentito una visualizzazione continua delle caratteristiche che non solo hanno rivelato un’inaspettata complessità della pelle del viso, ma hanno anche indicato come sia inappropriato l’uso di siti surrogati per studiarne le caratteristiche e le risposte a trattamenti topici. È stato dimostrato che notevoli gradienti di idratazione della pelle, TEWL, pH superficiale della pelle e sebo si manifestano a breve distanza sul viso e che i gradienti sono distintivi tra i diversi gruppi etnici. Inoltre, questi studi hanno evidenziato come le persone con pigmenti scuri non presentano una migliore funzione di barriera cutanea rispetto a quella di soggetti meno pigmentati e come i caucasici hanno un pH superficiale della pelle del viso inferiore rispetto a soggetti più pigmentati.
Nel complesso, non vi sono correlazioni tra capacitanza, TEWL e pH della superficie cutanea. Sono stati inoltre utilizzati nuovi approcci con telecamere 3D per facilitare un’assegnazione più precisa dei siti di misurazione e visualizzazione. Le mappature 3D dei colori del viso hanno illustrato con precisione gli effetti idratanti locali di una crema idratante. Sono state riscontrate sottili differenze etniche nell’efficacia che possono essere correlate alla biochimica cutanea e/o a differenze nell’applicazione del prodotto. È stato anche riportato uno studio controllato con placebo che utilizza misurazioni della conduttanza in soggetti cinesi. Infine, è stato adottato un nuovo approccio statistico su tutto il viso per dimostrare le differenze nei parametri della pelle ma anche il trattamento idratante che aggiunge ulteriore comprensione delle differenze etniche nella fisiologia della pelle e nell’applicazione del prodotto. Questo studio esamina la base dello sviluppo e dell’applicazione di questa metodologia.

Facial skin mapping: from single point bio‐instrumental evaluation to continuous visualization of skin hydration, barrier function, skin surface pH, and sebum in different ethnic skin types
Voegeli R., Gierschendorf J., Summers B., Rawlings A. V.
DSM Nutritional Products Ltd, Basel, Switzerland
Int J Cosmet Sci, Vol(41), issue 5, 2019, pp 411-424
https://doi.org/10.1111/ics.12562
Keywords: claims, pelle, barriera, fisiologia, pigmentazione, valutazione biostrumentale, gruppi etnici